Entrando nel laboratorio di Giuseppe si prova una sensazione particolare. La prima cosa che noterete, una volta entrati nel simpatico negozietto a Marina di Casal Velino, è l’impressione di essere ancora all’aperto, magari in campagna, lontano da tutto e da tutti. Via via i profumi che vi hanno accolto si trasformeranno in sapori, fino a guidarvi, magicamente, verso ciò che inconsciamente desiderate.
In realtà Giuseppe l’abbiamo beccato mentre era al lavoro ed abbiamo avuto tutto il tempo di guardarci intorno e di sbirciare. In fondo l’impatto che si ha una volta entrati nel mondo di “Cilento – I Sapori della Terra” è già di per sé evocativo … ma la curiosità è uno di quei difetti di cui difficilmente ci si riesce a liberare.
Nonostante il tempo che abbiamo avuto, non siamo riusciti a capire subito a cosa appartenesse quel profumo che pervadeva la bottega. Lo abbiamo capito soltanto dopo, quando con Giuseppe abbiamo assaggiato uno dei suoi straordinari succhi. Era profumo di mortella! E’ bastato poco. I profumi si sono trasformati in sapori; la sensazione di freschezza si è trasformata in avvolgente sapore di mortella.
E’ così che è iniziato il viaggio di Live Casal Velino nel mondo di Giuseppe Pastore e nel laboratorio che sapientemente gestisce. In realtà non è stato sempre così. Prima di intraprendere questa attività Peppe si occupava d’altro, soffocava tra le scartoffie e concentrava tutta la sua attenzione sul marketing territoriale. Poi ha capito, con assoluta lungimiranza, che non c’è modo migliore di fare marketing per il proprio territorio che mettere in primo piano i prodotti, la natura e la loro maestosità. Così ha fatto un passo indietro (o se volete avanti), e ha deciso di abbandonare valigette, scartoffie e burocrazia e di rimettersi in gioco in questo laboratorio.
La sua attività oggi parte da un presupposto a prima vista contraddittorio (in realtà lo è soltanto perché lontano da schemi e rituali). Per Giuseppe il prodotto tipico è tale non perché è immutabile ma perché è autoctono: nato, cresciuto e “re-inventato” nella terra da cui trae origine. E’ “tipizzato” e, proprio per questo, gradualmente (ma con sapienza) si allontana dai dettami “tradizionali”, quasi a seguire un percorso ideale e parallelo dal quale, però, prima o poi “deve” deviare per non diventare “prodotto di massa”.
Il secondo presupposto nelle lavorazioni di “Cilento – I Sapori della Terra” è la totale assenza di macchine dal processo produttivo; l’imperativo che domina la produzione è che i prodotti siano fatti “a mano”. E’ proprio a questo punto che abbiamo chiesto di poter visitare il laboratorio: non gli abbiamo creduto ma ci siamo arresi, qualche secondo dopo, all’evidenza. Ciascuno dei prodotti che troverete in negozio nasce unicamente dalla “manualità”.
La spremitura, per esempio, avviene completamente a mano; le olive ammaccate del Cilento, che hanno condotto l’azienda di Giuseppe tra i massimi rappresentanti dell’omonimo Presidio Slow Food, vengono fatte a mano, con la classica pietra di mare, con un rinvio alla “tradizione” assolutamente innegabile.
Forse è proprio questo che ci ha affascinato: la capacità di sapersi “re-inventare” pur restando ancorati a metodi “tradizionali”. Prendiamo il succo di mortella, vanto (per ovvi motivi) di Giuseppe: è completamente realizzato a mano e il suo “creatore” ne va giustamente orgoglioso. Quel succo, per quanto possa apparire (perché lo è) innovativo, sarebbe probabilmente ciò che berrebbe Parmenide durante le sue dissertazioni, magari in estate, a Velia, per rinfrescarsi dalla calura agostana. Lo avrebbe bevuto per le sue mille proprietà, per la sua freschezza e perché, in fondo, l’essere golosi è tipico dell’essere umano (pur grande che sia).
Il succo di frutta al mirto è uno dei prodotti di cui Giuseppe va più fiero ma non è, assolutamente, l’unico prodotto d’eccellenza che troverete in laboratorio. Ve ne consigliamo, in particolare, 5 + 1, nella consapevolezza che vi basterà assaggiarne uno soltanto per convincervi che di “Cilento – I Sapori della Terra” potete fidarvi. I cinque prodotti da assaggiare assolutamente sono:
- Liquore di fico;
- Succo di frutta al mirto;
- Fico sott’olio;
- Crema di bucce di mandarino;
- I sughi.
Al sesto posto, idealmente, collochiamo la grande varietà di legumi. Giuseppe vi offrirà, in questo ambito, soltanto prodotti Slow Food di straordinaria e riconosciuta eccellenza come il fagiolo di Controne o i ceci di Cicerale. In realtà sappiamo bene che la fantasia di Giuseppe, la voglia di sperimentare e di “lavorare” sempre prodotti nuovi, lo spingerà presto a raggiungere qualche altro ambizioso traguardo. Per nostra fortuna, lo seguiremo. Ne valuteremo di volta in volta i prodotti e vi aggiorneremo costantemente sulle sue novità. Non siamo egoisti ed è per questo che condividiamo con voi tanta bontà.